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Il piacere del picnic: una tavola sotto il cielo

Lungo un sentiero di montagna, sotto un albero, su una spiaggia, l’idea di un pasto all’aperto ispira gioia e senso di libertà. Il picnic è un rito semplice e antico, un gesto di condivisione che sa di pane, tovaglie stese sull’erba e vento nei capelli. Nato secoli fa in Francia come “pique-nique” – un pasto frugale e improvvisato condiviso tra amici – oggi è diventato sinonimo di evasione, relax, contatto con la natura. Che sia una fuga dalla città o una pausa in mezzo a una camminata, il picnic ci ricorda che mangiare non è solo nutrirsi, ma anche stare bene insieme, in libertà.
Il bello del picnic è la sua semplicità: basta un telo, qualcosa da mangiare, una borraccia. Ma anche questa leggerezza ha una regola, quella della sostenibilità: non lasciare tracce e scegliere cibi amici dell’ambiente. Ecco come viverlo al meglio, in montagna, al mare o in campagna.

Un invito a rallentare 

In un mondo che corre, il picnic ci insegna a rallentare. A preparare con calma qualcosa di buono, a scegliere il posto migliore, a sedersi per terra e mangiare con le mani. È un modo per tornare bambini, per ritrovare il gusto della semplicità e della meraviglia. Basta davvero poco: un cibo sincero, un luogo bello, e le persone giuste con cui condividerlo. Tutto il resto – il panorama, il cielo, il silenzio – lo regala la natura.

Picnic in montagna: energia, spazi e panorami 

Organizzare un picnic in quota è un vero esercizio di equilibrio tra nutrizione, peso nello zaino e spirito d’avventura. Dopo un sentiero in salita, niente è più gratificante di un pranzo all’aperto con vista sulle cime. Ma attenzione: camminare affatica e richiede energia, quindi il cibo deve essere scelto con cura. 
Gli ingredienti ideali sono quelli che nutrono senza appesantire: frutta secca e disidratata per un rapido apporto di zuccheri e sali minerali, pane integrale tagliato a fette, qualche scaglia di Casera o Bitto avvolta nella carta da formaggio. Sono sapori di montagna che non temono il viaggio nello zaino e che si gustano meglio ancora seduti su una roccia, con lo sguardo che si perde tra le vette. 
Le verdure più pratiche sono quelle croccanti e resistenti: carote, cetrioli, qualche pezzetto di finocchio. Una mela, una pera, o una fetta di pane con miele e nocciole possono chiudere il pasto. Le barrette fatte in casa sono un’ottima riserva d’energia e si infilano facilmente ovunque. 
Il peso dello zaino è cruciale: via imballaggi inutili e stoviglie ingombranti. Preferite contenitori leggeri, richiudibili, e cibo che si mangia con le mani o con un piccolo coltellino. 
Per l’idratazione, oltre all’acqua pura, sono consigliabili bevande naturali, per esempio infusi di menta e limone freddi o tè leggero, eventualmente arricchiti di succhi di frutta naturali e/o un pizzico di sale per reintegrare i minerali persi con la sudorazione. 
E per l’anima? Anche in cima a una montagna vale la pena regalarsi un tocco di bellezza: una tovaglia a quadri, un contenitore colorato, un dolcetto fatto in casa. Sono dettagli che non pesano ma fanno la differenza. Un picnic, anche spartano, può avere stile.

Al mare: freschezza e leggerezza sotto l’ombrellone 

Sulla spiaggia, il sole impone regole precise: niente cibi che si sciolgono o attirano sabbia e insetti. L’ideale sono pietanze fresche, facilmente digeribili, da conservare in borse termiche. Frutta a pezzetti, panini con insalata e hummus, insalate di cereali, cous cous o riso freddo.
Lo yogurt, in barattolini ben chiusi e tenuti al fresco, può essere una soluzione ottima per la merenda: fresco, proteico, facilmente digeribile. Si può gustare al cucchiaio con frutta fresca tagliata o qualche goccia di miele, per chiudere il pasto con un tocco di dolcezza senza appesantire. 
Non dimenticare l’acqua (tanta), magari con qualche foglia di basilico o fettina di limone, e un telo ampio da stendere sulla sabbia per evitare che ogni boccone venga insaporito da qualche granello estraneo al cibo.

In campagna: sapori rustici e benessere naturale 

Tra alberi, filari di vite e il canto delle cicale, il picnic in campagna è forse quello che più si avvicina all’idea romantica del pranzo sull’erba. È un momento che invita alla calma, alla lentezza, al piacere di gustare cibi semplici, genuini, preparati con cura. Qui non serve correre: si può pranzare sotto un albero, apparecchiare su un tavolo di legno grezzo, portare anche qualche accessorio in più: una bottiglia di vetro, o una grande coperta. 
Dal punto di vista nutrizionale, il picnic in campagna può essere un’occasione per fare il pieno di fibre, vitamine e grassi protettivi, mantenendo la leggerezza e rispettando la stagionalità. Rispetto ad altri contesti, si può osare un po’ di più, ma con attenzione. Ad esempio, evitare uova sode o frittate, spesso poco digeribili se consumate fredde, è una buona scelta, soprattutto se il picnic è nelle ore più calde. 
I formaggi ideali per un pasto estivo all’aperto sono quelli a pasta semi-dura, stagionati ma non troppo grassi. Consigliabili anche i formaggi da grattugiare, in abbinamento a insalate e cereali. Meglio invece limitare i formaggi molli o fermentati che possono deteriorarsi facilmente.  
L’occasione si presta per sperimentare menu vegetariani con cereali integrali (farro, orzo, cous cous), legumi (lenticchie, ceci), verdure grigliate o crude (zucchine, peperoni, pomodori), semi e frutta secca per integrare i grassi protettivi e dare croccantezza.

Il picnic sostenibile

1. Portate cibi fatti in casa, con ingredienti locali e di stagione.
2. Riducete gli imballaggi usa e getta e preferite contenitori riutilizzabili.
3. Usate tovaglie e stoviglie lavabili
, evitando sprechi.
4. Raccogliete tutti i rifiuti, anche quelli organici.
5. Scegliete luoghi adatti e rispettate flora e fauna locali.

Una ricetta per ogni luogo

Ecco tre ricette da assaggiare, adatte anche a un’occasione alimentare casalinga.

In montagna  

Barretta energetica con avena, frutta secca e miele

Tutte le stagioni 
Vegana, senza uova e latticini, senza glutine  
Preparazione 30’  
Cottura 15’ 
Facile  
Va preparata con anticipo

Ingredienti per 8 barrette:

150 g di fiocchi di avena integrali,50 g di mandorle non pelate, 50 g di nocciole o noci, 50 g di uvetta (oppure albicocche secche a pezzetti), 2 cucchiai di semi misti (girasole, zucca, lino), 3 cucchiai di miele millefiori o di castagno, 2 cucchiai di burro di mandorla o di arachidi 100%,1 cucchiaio di olio evo (facoltativo, per renderle più morbide), 1 pizzico di sale.

 Preparazione:

  1. Tostate leggermente in padella (o in forno a 160°C per 10 minuti) avena, mandorle, nocciole e semi per esaltarne il sapore.
  1. In un pentolino, scaldate miele e burro di mandorle a fuoco dolce finché non diventano fluidi e ben amalgamati.
  1. In una ciotola capiente, unite tutti gli ingredienti secchi, compresa la frutta secca tritata grossolanamente, poi versate il composto liquido e mescolate con cura.
  1. Versate il miscuglio in una teglia rettangolare rivestita di carta forno, pressando bene con il dorso di un cucchiaio o le mani leggermente inumidite.
  1. Mettete in frigorifero per almeno 2 ore (meglio se tutta la notte).
  1. Quando il composto sarà ben compatto, tagliatelo in 8 barrette. Conservatele in un contenitore ermetico o avvolgetele a una nella carta forno.

Suggerimenti

Per renderle più “montanare”, aggiungete un pizzico di cannella, per dare ancora più energia e fibre un cucchiaino di semi di chia.

Al mare 

Cous cous con cetrioli, pomodorini, feta e menta

Vegetariana, Senza glutine 
Estate 
Preparazione 20’ 
Cottura 5’

Ingredienti per 3-4 persone:

200 g di cous cous di grano saraceno, 200 ml acqua calda,12 pomodorini,1 cetriolo,100 g di feta, una manciata di menta e basilico freschi, 2-3 cucchiai di olio evo, sale q.b. 

Preparazione:

  1. Versate il cous cous in una ciotola capiente, aggiungete un pizzico di sale e copritelo con l’acqua calda. Coprite e lasciate riposare per 5 minuti, poi sgranatelo con una forchetta.
  1. Lavate e tagliate i pomodorini in quarti.
  1. Sbucciate il cetriolo e tagliatelo a dadini.
  1. Tagliate la feta a cubetti.
  1. Unite tutto al cous cous, aggiungete qualche fogliolina di menta e basilico spezzettati e mescolate bene.
  1. Condite con un filo d’olio extravergine e, se serve, aggiustate di sale.

Suggerimenti

Provate a aggiungere olive nere sminuzzate e altre verdure a piacere. Per una versione vegana sostituite la feta con tofu a dadini precedentemente marinato in olio e erbe aromatiche. 

In campagna 

Torta rustica con patate, cipolle e rosmarino

Tutte le stagioni 
Vegetariana, Senza uova 
Preparazione 40’ 
Cottura 60’ 
Facile 
Va preparata con anticipo

Ingredienti per 6 persone:

Per la pasta brisée integrale: 

200 g di farina integrale, 50 ml di olio extravergine di oliva, 70–80 ml di acqua fredda,1 pizzico di sale.

Per il ripieno: 

3 patate medie,1 cipolla rossa grande,1 rametto di rosmarino, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e coriandolo q.b., 50 g di formaggio a scelta (caprino fresco o pecorino grattugiato).

Preparazione pasta:

  1. In una ciotola capiente versate la farina integrale e un pizzico di sale.
  1. Aggiungete l’olio extravergine e mescolate con una forchetta o le mani.
  1. Unite l’acqua fredda poco alla volta, impastando fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.
  1. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Preparazione ripieno:

  1. Lessate le patate con la pelle per circa 20 minuti, poi scolatele, sbucciatele e lasciatele intiepidire.
  1. Affettate la cipolla e fatela appassire in padella con 2 cucchiai di olio e il rosmarino, a fuoco dolce, per circa 10 minuti. Regolate di sale, aromatizzate con il coriandolo. 

Assemblare la torta:

  1. Stendete la pasta su un foglio di carta da forno fino a uno spessore di circa 3 mm. Adagiatela in una tortiera da 24-26 cm (va bene anche una teglia bassa).
  1. Distribuite sul fondo le patate a fettine. Salatele leggermente e cospargetele con poco olio e la cipolla stufata.
  1. Aggiungete il formaggio a scagliette o grattugiato.
  1. Ripiegate leggermente i bordi verso l’interno, in modo rustico.

Cuocere

  1. Infornate in forno statico già caldo a 180°C per 35-40 minuti, finché la superficie sarà ben dorata e la base cotta.

Suggerimenti

Questa torta rustica è perfetta da portare in campagna: è buona anche a temperatura ambiente, si trasporta facilmente e ha un sapore genuino e avvolgente. Se volete, potete arricchirla con zucchine, olive o un mix di erbe aromatiche. Per una versione vegana sostituite il formaggio con tofu affumicato sbriciolato.

 

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Carla Barzanò

Carla Barzanò, dietista, giornalista, esperta di didattica dell’educazione alimentare, autrice di diversi libri dedicati ai bambini e alle famiglie, conduce dal 1989 laboratori di cucina e di assaggio per adulti e bambini. Ha progettato  e coordinato numerosi progetti di educazione del gusto costantemente monitorati e rinnovati con la metodologia della ricerca-azione, con l’obiettivo di valorizzare gli aspetti quotidiani dell’alimentazione. In queste sedi ha incontrato un folto gruppo di interlocutori, di ogni fascia d’età. Si impegna a divulgare pratiche per una alimentazione sostenibile in sintonia con gli obiettivi dell’agenda Onu 2030.

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